Ricominciare

Lo so, sono sparita.

A volte la vita ci risucchia in un vortice di cambiamenti, lasciandoci senza fiato, senza parole.

È stato un mese difficile, uno di quelli che sembrano durare un’eternità: un mese di fini e inizi, di chiusure e traslochi, di valigie piene non solo di vestiti, ma anche di emozioni da sistemare.

Ho cambiato casa. E, in qualche modo, ho cambiato anche vita.

Ho dovuto lasciar andare tante cose, e anche qualcuno.

Una relazione breve è finita, lasciando però un segno: sarà una piccola cicatrice nel mosaico meraviglioso di ciò che sono.

Ora le mie giornate scorrono tra parole e ricerca: scrivo e cerco lavoro.

Ricominciare è strano.

Spaventa, perché porta con sé l’incertezza.

È come una mattina a metà, in cui non siamo più nel passato ma non siamo ancora nel futuro, e sembra che il tempo stesso sia sospeso.

Ogni fine ci invita a fare spazio: ad accettare che alcune persone o momenti abbiano compiuto il loro percorso, permettendoci di camminare più leggeri.

E mentre qualcosa finisce, qualcosa di nuovo, ancora invisibile, sta già iniziando.

Si tratta di imparare a cogliere le nuove opportunità con la curiosità di un bambino: quella curiosità disinteressata, pronta a lasciarsi stupire.

Ricominciare non significa cancellare: significa accogliere, reinventarsi e aprirsi al nuovo, senza paura.

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Paura di essere felici